Siamo nel 1939 la Seconda Guerra Mondiale inizia ufficialmente con l’invasione da parte della Germania Nazista verso la Polonia.
Soltanto nel 1942 con l’operazione “BARBARAROSSA” la Germania di Hitler lancia l’offensiva contro l’Unione Sovietica di Stalin, lungo un fronte sterminato di 1600Km.
Sono schierati 229.000 soldati italiani e 3.000.000 di soldati tedeschi, ragazzi di 20 anni trascinati, da Hitler e Mussolini, nella più folle impresa di tutta la Seconda Guerra Mondiale: l’invasione dell’Unione Sovietica.
L’invasione della Russia diventa una vera tragedia per l’Esercito Italiano  “come sassi di un torrente in piena rotoliamo urtandoci duramente” così scrisse Nuto Revelli nel suo libro “La Guerra dei Poveri” descrivendo la ritirata dalla Russia, le storie di uomini di 20 anni stroncati dalla fame, dalle malattie, dal gelo.
Tra questi uomini anche quelli della Divisione Alpina Cuneense
1° Reggimento Alpini con il Battaglioni Ceva – Pieve di Teco Mondovì
2° Reggimento Alpini con i Battaglioni Borgo s. Dalmazzo – Dronero – Saluzzo
4° Reggimento Artiglieria Alpina con il gruppo Pinerolo – Mondovì e Valle Po
Tra questi alpini anche un ragazzo di allora, reduce oggi, che con onore e orgoglio abbiamo tra i nostri iscritti , il signor Giuseppe Falco.
Giuseppe ha voluto aprire con e per noi il libro della sua vita , la dolorosa pagina che ricorda la ritirata dalla Russia, la Sua ritirata dalla Russia.
Momenti tristi che il tempo non ha potuto cancellare.

Tratto dal discorso dell’Alpino Enrico Catelli, Gruppo di San Rocco Castagnaretta, alla serata del 24-01-2020 ….. “GIUSEPPE FALCO, reduce di Russia, racconta ……”